Corso di Teoria e Tecnica del Linguaggio cinematografico e Laboratorio video su “Le città invisibili” di Italo Calvino

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Destinatari: studenti delle classi del triennio degli Istituti d’istruzione superiore.

Obiettivi didattici:

Rappresentare la parola scritta. Visualizzare l’invisibile. Rielaborare un testo letterario, adattarlo e poi trasporlo sullo schermo. Queste sono le linee guida di un corso/laboratorio che porterà gli allievi a ragionare sui meccanismi, la grammatica e i codici di due linguaggi estremamente diversi ma profondamente legati come la letteratura e il cinema. Al centro di tale percorso verranno poste Le città invisibili di Calvino, punto di partenza, traccia e guida per la realizzazione di un cortometraggio.

Il corso si pone due obiettivi essenziali. Da un lato s’intende fornire gli strumenti di base per una visione filmica consapevole e per imparare a districarsi nel mondo delle immagini contemporanee. Dall’altro si vuole introdurre gli allievi alle procedure fondamentali che consentono la trasposizione di un testo complesso ma ricco di spunti come Le città invisibili prima in una sceneggiatura e poi in un vero e proprio film. A questo scopo gli allievi dovranno apprendere le procedure linguistiche ma anche tecniche e operative che stanno alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo.

Elemento caratterizzante del laboratorio sarà dunque il continuo confronto e intersezione fra il cinema e gli altri linguaggi artistici: ovviamente la letteratura ma anche musica e pittura. Gli allievi avranno modo di riflettere sui processi di trasformazione da un’arte all’altra e da un medium all’altro, processi che permettono, in primo luogo, di mettere in luce i codici e la “grammatica”caratteristici di ogni linguaggio.

Gli obiettivi didattici alla base di questo laboratorio sono:

  • educare ad una visione critica ed attiva del testo cinematografico attraverso l’osservazione e l’analisi di frammenti filmici;
  • assumere un preciso ruolo all’interno di una produzione audiovisiva al fine di imparare il lavoro di équipe.
  • Scrivere una sceneggiatura e girare un cortometraggio.
  • comprendere i codici e la grammatica che fondano il linguaggio filmico e confrontarli con gli altri linguaggi;

Attività

Il laboratorio è suddiviso in due moduli: attraverso il modulo A, si forniranno le basi per la comprensione dei meccanismi linguistici con l’ausilio di esempi tratti da un’ampia filmografia. Con il modulo B, a partire da un testo letterario si svilupperanno delle metodologie specifiche per la realizzazione di un prodotto audiovisivo e si permetterà agli studenti di applicare operativamente le nozioni acquisite, attraverso esercitazioni pratiche e la produzione di un cortometraggio.

1.       INTRODUZIONE

Modulo A: tecnico – linguistico Modulo B: pratico – laboratoriale
– Che cosa è il cinema: arte, industria, linguaggio. – Analisi dei titoli di testa e coda di un film.
– Le figure professionali del cinema. – Analisi di alcune sequenze filmiche.
– Come si realizza un film: note sulle diverse fasi della realizzazione di un film. – Calvino: la parola e l’immagine.
– Cenni sui “passaggi” da un linguaggio all’altro.

2.      la sceneggiatura

– Che cosa è una sceneggiatura e le sue fasi di realizzazione (soggetto, trattamento, scaletta, sceneggiatura). – Esercizi di sceneggiatura derivata.
– Scrivere al presente e strutturare il racconto: evento dinamico e obiettivo. – Le Città Invisibili di Calvino: analisi e discussione– Elaborazione del soggetto.
Le forme della sceneggiatura; descrizioni, dialoghi, titoli e tabulazione. – Scrittura del trattamento.
– Drammatizzazione ed orchestrazione. – Elaborazione della scaletta.
– Strutturare una scena a partire da uno spunto narrativo. – Stesura della sceneggiatura.

3.      L’inquadratura

Il profilmico– L’ambiente e la figura. – Esercitazioni con i fari: come illuminare un ambiente e un volto umano.
– Dallo spazio reale allo spazio filmico. – Esercitazioni con la telecamera.
Il filmico– La scala dei piani, angolazioni e movimenti di macchina.

– La fotografia: le caratteristiche della luce, le luci fondamentali, l’utilizzo dei fari, l’elaborazione del piano luci.

– La scenografia.

4.      Il montaggio

Spazio e tempo– La segmentazione dello spazio.

– Montaggio ellittico – sequenza ad episodi.

– Montaggio alternato.

– Elaborazione del decoupage tecnico.
Forme e funzioni del montaggio– Tipologie di montaggio. Il decoupage classico, la tecnica delle due master-shot e il pianosequenza. – Elaborazione del piano di produzione generale e giornaliero.

5.      RIPRESE

– Sopralluoghi.
– Prove di recitazione e di ripresa.
– Riprese.

Luoghi e Materiali

Per il modulo tecnico linguistico è necessaria una sala oscurabile e l’attrezzatura per la visione di film su nastro magnetico (VHS) o DVD. Per il modulo pratico-laboratoriale è necessaria e una sala, più ampia, per le esercitazioni con la telecamera.

I docenti metteranno a disposizione le seguenti attrezzature tecniche professionali:

– Telecamera JVC 5001 con stativo.

– Microfono con giraffa.

– Fari con piantane e gelatine.

– PC portatile

– Attrezzatura per il montaggio.

Durata: Il laboratorio ha la durata complessiva di 67 ore suddivise in: 47 ore di lezioni tecnico-linguistiche e 20 ore di ripresa.