Dopo il mille si ebbe un ampio sviluppo in campo culturale favorito dalla nascita delle università che portarono all’affermazione di nuove figure di intellettuali il cui scopo era quello di aspirare a uno sviluppo culturale sempre più elevato.
In questo contesto, lo sviluppo della letteratura ebbe origine principalmente dalle tradizioni orali delle popolazioni europee. Con il passare del tempo, la letteratura medievale si è evoluta e si è arricchita di nuovi generi e temi. Sono nate le prime poesie liriche e i primi romanzi cortesi in Francia e Germania tra la fine dell’XI secolo e i primi decenni del XIII secolo; la letteratura cortese forniva, per il Medioevo, una nuova visione dell’amore, grazie ai trovatori, ai trovieri ed ai romanzieri; un amore fondato soprattutto sulla sublimazione della donna. In tale genere la donna è vista come una figura irraggiungibile per l’amante, il quale è estremamente affascinato dalla donna amata e la sua devozione a lei è totale.
La figura femminile è quindi esaltata come la più bella e la più nobile, e per lei l’uomo innamorato perde la sua personalità infatti la bellezza fisica della donna seduce il cavaliere tanto quanto la sua perfezione morale.
(Elisabetta Martinis, 3G)
MARIA DI FRANCIA E I LAI
«Avevo in un primo tempo deciso di scrivere una bella storia, traducendola dal latino in lingua romanza. Ma non ne avrei ricavato gran successo: tanti altri vi si erano già cimentati! Pensai allora ai Lais che avevo ascoltato…»
Con queste parole, Maria di Francia, conosciuta come la prima poetessa nel territorio francese (nonostante sembri abbia vissuto per gran parte della sua vita in Gran Bretagna) annuncia la nascita di una nuova forma letteraria “i Lais”: parola inizialmente attribuita a composizioni melodiche, cantate da giullari bretoni. I Lais di Maria sono un genere del tutto nuovo, che in comune con quelli antichi hanno solo il nome. Infatti, il mondo di questa raccolta di poemetti, è un mondo nel quale è presente un continuo mutare della realtà nel mito, dove si fondono storia e fiaba, lirica e dramma, ideale e infrazione, valori e fragilità. Un universo colmo di simbolismi ed elementi magici, contenente delle tracce, che rendono chiaramente l’idea di quella che era la mentalità del tempo.
Le opere di Maria resero popolari il concetto di amor cortese, il codice cavalleresco e il potere delle donne, e già all’epoca erano popolari tra le alte aristocrazie, nonostante le idee che promuoveva fossero in contrasto con la concezione di donna della Chiesa.
(Fatima Hatim, 3L)
DONNE ANGELICATE E PROSTITUTE: QUALE LIBERTÀ?
Beatrice Portinari e Rosa, una semplice prostituta, sono le protagoniste di questa sezione. Entrambe sono mezzo di piacere per gli uomini dell’epoca; la donna-angelo con la sua grazia e la sua bellezza viene considerata portatrice di salvezza, persona che riesce anche con un solo saluto a portarti in paradiso. Le prostitute vengono considerate, per la maggior parte della popolazione come veri e propri scarti della società, che però venivano ugualmente reclutate e apprezzato, per soddisfare i bisogni sessuali .
Leggendo i versi di Dante, la storia di Beatrice e le vicende che le prostitute erano obbligate a vivere, ho percepito per in entrambi i casi un’oppressione, come se fossero entrambe in una gabbia; per Beatrice, una gabbia che prende le sembianze di una vera ossessione venerativa da parte di Dante che, seppur straordinaria da un punto di vista letterario, trovo opprimente e ossessiva nei confronti di Beatrice.
Le prostitute in epoca medievale le ho trovate ugualmente oppresse dal punto di vista sociale, familiare, affettivo, in quanto c’era la consuetudine che il padre in caso di crisi economica ricorresse alla vendita delle proprie figlie per salvarsi dai debiti.
Entrambe, dunque, appaiono oppresse perché non amate genuinamente ; e oppresse in quanto non era concesso per loro provare piacere nel senso di vero “compiacimento dello spirito”, irraggiungibile per le troppe gabbie imposte dalla società e forse anche da loro stesse. In molti casi non sapevano cosa significasse liberarsi dalle prigionie per stare bene con loro stesse.
(Federica Menegon, 3G)
DONNE E MUSICA NEL MEDIOEVO
Anche la musica è una forma d’arte e le donne sono figure importanti per la musica sia medievale che moderna. Spesso sono state costrette a comporre di nascosto ma con il loro lavoro hanno permesso la trasmissione di melodie tradizionali, come nel caso delle menestrelle. Inoltre, alcune donne medievali hanno influenzato compositori importanti delle epoche successive con ritmi semplici ma colmi di significati, come nel caso di Hildegard von Bingen. Le donne, quindi, hanno avuto una posizione centrale per lo sviluppo della musica anche se spesso non vengono ricordate.
(Sara Pizzamiglio, 3G)