GIORNO DEL RICORDO – UNA RIFLESSIONE SULLE “VITE DEGLI ALTRI”

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LE VITE DEGLI ALTRI

Il confine italo-jugoslavo tra racconti, immagini e rappresentazioni

Portogruaro – Sala del Consiglio comunale – 9 febbraio 2014

Vicenza – Liceo Scientifico “G.B. Quadri” – 10 febbraio 2014

Vicenza, Liceo Quadri - Le classi quinte ascoltano le testimonianze

Vicenza, Liceo Quadri – Le classi quinte ascoltano le testimonianze

Le foibe si configurano come un importante punto di frattura interpretativo non solo sul piano storiografico, ma anche – e soprattutto – nel più ampio dibattito pubblico. La stessa parola foibe ha ormai assunto un forte valore simbolico e paradigmatico, diventando un termine ‘ombrello’ – usato in maniera quasi sempre generica, impropria o quantomeno imprecisa – utile ad identificare un’intera fase storica. In Italia, infatti, tanto nelle discussioni pubbliche quanto nella vulgata, le complesse vicende dell’area di confine nel dopoguerra – dalla liberazione alla nascita della frontiera – sembrano spesso ridursi unicamente alla «questione delle foibe».

L’intervento proposto da Alessandro Cattunar dell’Associazione Quarantasettezeroquattro a Portogruaro e a Vicenza in occasione del Giorno del Ricordo 2014 ha preso avvio da una riflessione sulla prima frase del testo della legge che istituisce la commemorazione, frase di cui spesso si dimentica di citare la parte conclusiva: «La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo’ al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».

Per comprendere le foibe e l’esodo è utile e necessario ragionare proprio sulla «più complessa vicenda» della Venezia Giulia e del Litorale adriatico, a partire dall’affermazione del cosiddetto «fascismo di confine» fino alla definizione della frontiera nel 1947 (a Gorizia) e nel 1954 (a Trieste). Oltre che sulla ricostruzione dei fatti è interessante soffermarsi sui percorsi di vita individuali, sui modi in cui le persone e le diverse comunità hanno vissuto e percepito gli eventi: le emozioni, le motivazioni, gli stati d’animo, le valenze simboliche che hanno spinto all’agire (o al non agire). Per approfondire questi aspetti si è assunto come punto di partenza e come oggetto d’analisi i racconti di vita di coloro che vissero lungo il confine nella prima metà del Novecento, racconti tratti da un corpus di più di 50 videointerviste realizzate dall’Associazione Quarantasettezeroquattro con il sostegno dell’Unione Europea e della Regione Friuli Venezia Giulia (www.stradedellamemoria.it).

Portogruaro - Sala del Consiglio comunale - Alessandro Cattunar e l'Assessore alla cultura Maria Teresa Ret

Portogruaro – Sala del Consiglio comunale – Alessandro Cattunar e l’Assessore alla cultura Maria Teresa Ret

Nell’analisi di una fase storica segnata da molteplici traumi e violenze, le interviste ai testimoni – italiani e sloveni, di ogni appartenenza politica e sociale – sono in grado di mettere in luce «i punti di vista degli altri». Emerge così, effettivamente, l’impossibilità di giungere ad una «memoria condivisa» – termine di cui si è spesso abusato e su cui raramente ci si è soffermati a riflettere con attenzione – e si nota piuttosto l’utilità e la necessità di conservare, ascoltare e confrontarsi apertamente con le memorie divise e diverse.

Si tratta di un percorso complesso e, spesso, sconnesso  in cui sono state scelte come guida  le parole di Pierre Nora:

«La memoria è la vita, sempre prodotta da gruppi umani e perciò permanentemente in evoluzione, aperta alla dialettica del ricorso e dell’amnesia […] La storia è la ricostruzione, sempre problematica e incompleta, di ciò che non c’è più. […] La memoria colloca il ricordo nell’ambito del sacro, la storia lo stana e lo rende prosaico. La memoria fuoriesce da un gruppo che essa unifica, ciò che equivale a dire che ci sono tante memorie quanti gruppi; che essa è, per sua stessa natura, molteplice e riduttiva, collettiva, plurale e individualizzata. La storia, al contrario, appartiene a tutti e a ciascuno, aspetto che le conferisce una vocazione universale».

Le immagini

 

70° ANNIVERSARIO DEPORTAZIONE COMUNITÀ EBRAICA DI GORIZIA

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incontro per le scuole

venerdì 22 novembre 2013

ore 11.30 / 13.00

Sala Europa dell’ITI “G. Galilei” di Gorizia

 

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PROGRAMMA

scarica il programma (.pdf)

Saluti

Federico Portelli

Assessore alla cultura, alle politiche giovanili e alle politiche per la pace della Provincia di Gorizia

Lorenzo Drascek

Associazione Amici di Israele

 

La persecuzione antiebraica a Gorizia e Trieste (1938-1945)

Silva Bon

Studiosa di storia dell’ebraismo

 

Memorie e identità di confine

Una riflessione insieme ai ragazzi

Alessandro Cattunar, Chiara Perini, Elisabetta Rosada, Paola Tarantelli

Associazione Quarantasettezeroquattro

 

Presentazione del progetto

«Memobus 2014 – Viaggiare per comprendere, malgrado tutto»

Un viaggio di formazione ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Un’esperienza educativa per comprendere la storia e tramandare la memoria.

NASCITA DI UNA MINORANZA

Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GLORIA NEMEC

Venerdì 29 novembre ore 18.00

Sede del Forum per Gorizia – via Ascoli 10/a – Gorizia

 

Anna Di Gianantonio e Alessandro Cattunar

ne discuteranno con l’autrice.

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In collaborazione con:

Forum per Gorizia

Associazione Quarantasettezeroquattro

AISO – Associazione italiana di Storia Orale

Circolo di cultura istro/veneta “Istria”

Società DAnte Alighieri

Il Consiglio d’Europa in visita al Museo diffuso dell’area di confine

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TOPOGRAFIE DELLA MEMORIA AL CoE SEMINAR

Topografie della memoria al CoE Seminar

Il 18 e 19 ottobre Gorizia e Šempeter ospiteranno un importante seminario, organizzato dall’ISIG – Istituto di Sociologia internazionale di Gorizia, dedicato ai temi della cooperazione internazionale (qui il programma).

L’incontro, cui interverranno alcuni funzionari del Consiglio d’Europa e le delegazioni di più di quaranta Paesi, si concluderà con una “passeggiata guidata” – aperta a tutta la cittadinanza – tra le diverse tappe di Topografie della memoria.

La partecipazione dei rappresentanti europei al Museo diffuso dell’area di confine è un’importante occasione per spiegare le ragioni dei nostri progetti transfrontalieri e per dimostrare che favorire la costruzione di reti transfrontaliere non solo è possibile, ma è anche un investimento lungimirante.

Ne siamo orgogliosi!

Vi aspettiamo quindi ai Giardini pubblici sabato 19 ottobre alle 15:30.

Il percorso – della durata di circa un’ora e mezza – non sarà una classica visita turistica, bensì un itinerario tra fotografie, filmati e testimonianze orali che porrà in primo piano le esperienze di vita delle persone che hanno vissuto a Gorizia (e poi anche a Nova Gorica) nella prima metà del Novecento.

Immagini, voci, linee del tempo interattive saranno consultabili su smartphone e tablet grazie alle potenzialità offerte dal “Museo diffuso dell’area di confine”.

La visita – condotta sia in italiano che in inglese –  sarà un’esperienza partecipata e dialogica, in cui i ricordi delle generazioni più anziane si confronteranno con le esperienze dei visitatori.

La visita è a cura di Alessandro Cattunar e Paola Tarantelli (Associazione Quarantasettezeroquattro) e Kaja Širok (Museo Nazionale di Storia contemporanea – Lubiana)

Contatti:

Alessandro Cattunar
Associazione culturale Quarantasettezeroquattro – Gorizia
segreteria@quarantasettezeroquattro.it
tel. 338.1411435

 

 

Partners CoE Seminar

PASSEGGIATE GUIDATE LUNGO IL CONFINE A E’STORIA

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Gorizia 24-26 maggio

partenza: ogni giorno alle ore 16.30 dall’Infopoint ai Giardini pubblici

Su prenotazione

Quest’anno all’interno delle iniziative proposte da èStoria – Festival internazionale della storia sarà possibile partecipare a “Topografie della memoria”, una “passeggiata guidata”  attraverso i luoghi delle memorie e le memorie dei luoghi di Gorizia e Nova Gorica.

Durante il percorso, che partirà dai giardini pubblici per concludersi in Piazza Transalpina, passando per i valichi di Casa Rossa e del Rafut, si cercherà di capire le complesse stratificazioni di storie e memorie che caratterizzano questi spazi.  Non si tratta di una classica visita turistica, bensì di un percorso tra fotografie, filmati e testimonianze orali che porrà in primo piano le esperienze di vita delle persone che hanno vissuto a Gorizia nella prima metà del Novecento. Immagini, voci, linee del tempo interattive saranno consultabili su smartphone e tablet grazie alle potenzialità offerte dal “Museo diffuso dell’area di confine”, ideato dall’associazione Quarantasettezeroquattro.

I partecipanti ricopriranno anche un ruolo attivo: ad ogni tappa, avranno modo di raccontare la propria esperienza relativa ai luoghi attraversati scrivendo un “post-it virtuale” che andrà ad implementare i materiali proposti dal Museo diffuso. Ogni visita sarà quindi un’esperienza unica, partecipata e dialogica, in cui i ricordi delle generazioni più anziane si confronteranno con le esperienze dei visitatori.

 A cura di: Alessandro Cattunar, Paola Tarantelli e Raffaella Canci

Per ulteriori informazioni scarite il programma di èStoria dal sito

http://www.estoria.it/

GIORNATA DELLA MEMORIA 2013

INCONTRO/EVENTO A FONTANAFREDDA

27 GENNAIO 2013 ORE 17

AUDITORIUM RISORGIVA

Il 27 gennaio, in occasione della celebrazioni per la Giornata della Memoria 2013 gli studenti delle classi terze dell’Istituto comprensivo di Fontanafredda organizzeranno un evento per discutere, ragionare confrontarsi, coinvolgendo tutta la cittadinanza in un viaggio fatto di musica, letture, immagini.

L’evento si inserisce all’interno del progetto “Percorsi nelle memorie del ‘900” che ormai da tre anni vede impegnati gli studenti delle scuole medie in un percorso di formazione coordinato ddall’Associazione Quarantasettezeroquattro e che quest’anno si concluderà con un viaggio sui luoghi dello sterminio: Cracovia, Auschwitz, Birkenau.