WORKSHOP INTERNAZIONALE. Forme visuali del passato.

Narrare, mappare e visualizzare le memorie del confine italo-sloveno

Gorizia, Ottobre-Dicembre 2010

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PRESENTAZIONE

L’ obiettivo del Workshop è di fornire a un gruppo di studenti italiani e sloveni un’occasione di formazione e professionalizzazione in ambito comunicativo, museale e archivistico ponendo al centro dell’interesse le fonti audiovisive e la storia dell’area transfrontaliera.

Potendo contare sulla collaborazione sinergica di docenti e professionisti afferenti a diversi ambiti disciplinari e di diversa provenienza nazionale, gli studenti saranno messi di fronte alle numerose problematiche che lo studio di un area di confine e delle sue memorie presenta. Si cercherà, innanzitutto, di ragionare sulle “forme visive” che la memoria assume nelle sue diverse declinazioni: memoria pubblica, che si incarna in monumenti, luoghi del ricordo, memoriali; memoria collettiva, radicata nelle diverse comunità; e memoria individuale che elegge a “luoghi della memoria” spazi spesso dimenticati a livello pubblico. Ma la memoria si incarna anche in forme visive virtuali, trasmesse attraverso i diversi media (giornali, cinema, televisione, internet). Una parte del workshop sarà dedicata alla riflessione su queste tematiche, con particolare attenzione alle modalità narrative e alle relazioni sociali che sono alla base di ognuna di queste visualizzazioni. Una seconda fase, più laboratoriale e seminariale,  sarà dedicata all’individuazione delle forme di costruzione visiva del passato. I racconti dei testimoni e la storia narrata dalle fotografie e dalle immagini d’archivio saranno presi come materiali di partenza per una riflessione metodologica e una proposta realizzativa di forme multimediali, archivistiche e museali relative alle “memorie di confine”. Questo tipo di lavoro obbliga a tenere in considerazione problematiche di carattere storiografico ma anche comunicativo, architettonico, urbanistico e di design. Il progetto proposto, grazie alla collaborazione fra l’Associazione Quarantasettezeroquattro e la Visoka sola za dizajn – Accademia del Design di Lubiana, il Corso di Laurea DAMS di Gorizia, lo Studio di produzione Multimediale N!03 di Milano, l’Università di Lubiana e l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione, intende proporre questo tipo di approccio multidisciplinare.

Gli studenti, inoltre, avranno la possibilità di collaborare attivamente alle diverse iniziative previste dal progetto quadro “Strade della memoria” che nei prossimi mesi verrà attuato nel goriziano.

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MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Il corso è organizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro con il fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e prevede un massimo di 30 iscritti (15 italiani e 15 sloveni).

È possibile partecipare anche a una sola delle sessioni previste.

La quota di partecipazione è di 50 euro per tutte le sessioni o di 30 euro per una sola.

Alla fine del Workshop verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per iscrizioni compilare il modulo allegato e inviarlo entro l’8 novembre 2010 all’indirizzoinfo@quarantasettezeroquattro.it

Per informazioni:

info@quarantasettezeroquattro.it

tel. Alessandro Cattunar – 338.14.11.435

SCHEDA DI ISCRIZIONE II e III sessione (.doc)

PROGRAMMA II e III sessione (.pdf)

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Organizzato con il contributo di

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I SESSIONE (Conclusa)

Corso di Formazione “Imparare a registrare: memorie, tecnologie, archivi”

Obiettivi:

­       Introduzione alle fonti orali e al loro utilizzo nello studio di un’area di confine;

­       Studio delle metodologie e delle tecniche di registrazione audio-video;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità di lavoro da adottare nell’Archivio della Memoria del goriziano.
La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Stefania Ficacci (AISO); Piero Cavallari (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

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II SESSIONE (9-10 novembre)

Visualizzare la memoria, Agire sulla città


La sessione è a cura di Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro) e Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana).

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Programma

9 novembre

ore 09:00 – 13:00

Mappare le memorie, mappare la città: le relazioni tra storia, fonti audiovisive e strutture urbane.

Alessandra Marin (Università di Trieste)

ore 14:30 – 19:00

Disegnare nuovi modi per vivere insieme – L’esperienza di Ljubljanatopia

Nina Mrsnik (The mobile workshopgroup – Lubiana)

10 novembre

ore 9:30 – 13:00 (ore 11:30 – 12:00 pausa)

Realizzare un museo della memoria. Multimedialità e interattività.

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano)

ore 15:00 – 19:00

Laboratorio – Mappare il confine e le sue memorie: Gorizia e Nova Gorica

Paolo Ranieri (Studio N!03 – Milano), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro), Kaja Sirok (Accademia del Design di Lubiana)

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A seguito della collaborazione dell’Associazione Quarantasettezeroquattro con l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (ISIG) gli iscritti alla II sessione del Workshop sono invitati a partecipare gratuitamente anche ad alcuni incontri della XVI International Summer School “Building International Cities”

8 novembre (ISIG, via Mazzini 13 – Gorizia)

ore 11:00 – 13:00

Presentation of the XVI International Summer School

Alberto Gasparini (ISIG Director)

Lectio Magistralis

International Relations in the Autonomous Region Friuli Venezia Giulia

Elio De Anna (Regional Minister for International Relations, Autonomous Region Friuli Venezia Giulia)

11 novembre (ISIG, via Mazzini 13 – Gorizia)

ore 09:00 – 13:00

Building international cities: international National Capital cities

Vatican city, Rome

(In corso di definizione)

Highly skilled migrants in Brussels: a case of a globalised Europe

Emanuele Gatti (IUIES Gorizia)

Internationalisation of Jerusalem

Menachem Klein (Bar-Ilan University, Israel)

12 novembre (Sagrestia degli Stucchi – Centro S. Francesco, Cividale)

ore 09:00 – 13:00

The diachronic internationality of small cultural cities

The sociological specificities of small cultural towns in the international relations

Laszlo Boros (University of Budapest, Hungary)

… quos scrupolosius dicere non attineat. Forum Iulii: a Roman municipality in Eastern Venetia.

Sandro Colussa (Gymansium of Cividale)

Cividale as Medieval capital city

Claudio Mattaloni (“Deputazione di Storia Patria per il Friuli” Historical society, Italy)

13 novembre (Town Hall of Gorizia, Piazza del Municipio, 1)

ore 09:00 – 13:00

International conference

How was and how is urban internationality built?

Building a metropolitan city: Trieste – Koper

Alberto Gasparini (ISIG)

The experience of Lille and its metropolitan area

Martine Aubry, (President of Lille Metropolitan Area, France)

İstanbul: an international city bridging past and present

Serpil Güdül (Gazi University, Turkey)

Building international cities: Gorizia-Nova Gorica

Guido Germano Pettarin, Town councillor of Gorizia

Internationalisation of Beirut

Khalil Al-Hayal (Director general of Lebanese Ministry of Interior and Municipalities, Lebanon)

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III SESSIONE (30 novembre – 1 dicembre)

“Le memorie cinematografiche: metodologie e tecniche di ricerca, recupero, catalogazione;  le modalita’ di valorizzazione”

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Obiettivi:

­       Introduzione alla teoria e prassi di analisi e recupero dei materiali cinematografici e video;

­       Studio delle memorie e della materialità del cinema a formato ridotto (cinema locale, familiare, amatoriale);

­       Metodologie e opportunità di ricerca in archivi e attraverso fonti locali;

­       Elementi di catalogazione, digitalizzazione e archiviazione delle fonti audiovisive amatoriali e familiari;

­       Riflessioni e discussioni sulle modalità, le opportunità e le strategie di valorizzazione della memoria familiare  e amatoriale cinematografica.

La sessione è a cura di Mirco Santi (Archivio nazionale del film di famiglia – Associazione Home movies), Alessandro Cattunar (Associazione Quarantasettezeroquattro).

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Programma

30 novembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Metodologie di analisi e recupero dei materiali cinematografici e audiovisivi

La materia della memoria: teoria e tecnica della conservazione e del restauro cinematografico

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Il cinema amatoriale e familiare: i formati ridotti e la memoria.

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Alessandro Bordina (Università degli Studi di Udine / IPPCVA)

Titolo da definire

Silvio Celli (Mediateca Provinciale di Gorizia “Ugo Casiraghi”)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

a cura di

Simone Venturini (Università degli Studi di Udine / La camera ottica – Film and Video Restoration)

Gianandrea Sasso (Università degli Studi di Udine)

Mirco Santi (Università degli Studi di Udine / Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

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1 dicembre

ore 09:00 – 13:00

Sessione Teorica: Catalogazione, accesso e valorizzazione

Titolo da definire

Karianne Fiorini (Archivio Nazionale del Film di Famiglia – Associazione Home Movies)

Titolo da definire

Anja Medved (Associazione culturale Kinoatelje)

ore 15:00 – 19:00

Sessione pratica

Visione in sala e discussione di materiali audiovisivi

a cura di: Karianne Fiorini, Mirco Santi, Anja Medved

PERCORSI NELLE MEMORIE DEL NOVECENTO

Il progetto è attualmente in corso presso le scuole medie di Fontanafredda (PN) in collaborazione con l’Assessorato alla cultura.

L’Associazione Quarantasettezeroquattro propone il progetto anche ad altri Comuni e scuole interessati, adattando i percorsi alle esigenze didattiche dei diversi Istituti e al contesto terriotiale di riferimento.

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PREMESSA:

“Percorsi nelle memorie del Novecento” è un progetto che intende rivolgersi all’intera cittadinanza attraverso un percorso educativo e divulgativo che rifletta sulle vicende del passato per agire sull’oggi, creando nuove occasioni di confronto intergenerazionale e interculturale. Il fine ultimo è quello di creare una comunità consapevole e coesa che compia un viaggio nei luoghi della memoria e nelle (molteplici) memorie dei luoghi.

Verranno innanzitutto coinvolti gli studenti delle scuole medie che verranno introdotti alle vicende storiche della Shoah e più in generale del periodo dei totalitarismi, attraverso un confronto diretto con i fatti, i luoghi e i ricordi. Un percorso di riflessione, confronto e messa in gioco in prima persona che permetta di comprendere la complessità della storia, soprattutto in una zona di frontiera, e stimoli il confronto tra generazioni (i giovani con i loro genitori e nonni) e un dialogo tra persone diverse per cultura, etnia, religione.

A partire da alcune narrazioni mediali (libri, film e fumetti), i ragazzi verranno introdotti alle principali problematiche relative al periodo dei totalitarismi e alla persecuzione e sterminio degli ebrei. Questo sarà un punto di partenza per riflettere da un lato sulle molteplici violenze che hanno caratterizzato il Novecento, e dall’altro sulle diverse modalità di trasmissione della memoria degli eventi.

I partecipanti avranno modo, dopo un primo incontro con gli storici, di confrontarsi direttamente con i testimoni dei fatti, ascoltando i loro racconti e ponendo loro domande, dubbi, curiosità.

Questa esperienza verrà poi portata all’interno delle famiglie dove verranno “cercati” e “raccolti” i racconti di vita di parenti e conoscenti. In questo modo si verrà a creare non solo un legame tra diverse generazioni ma anche tra i ricordi e il territorio.

Più in generale, si cercherà di sviluppare una riflessione che, a partire dalla tragica storia del Novecento, si soffermi sulle possibilità e modalità di convivenza e scambio tra i diverse comunità e sulle responsabilità che ogni singola persona e gruppo si deve assumere all’interno della società. In questo senso, riflettere sul passato (e in particolare sui temi della colpa, della zona grigia e della responsabilità dello sterminio, anche se in termini ancora elementari) permetterà di comprendere meglio il presente e di vivere in maniera consapevole nel domani.

I partecipanti verranno coinvolti in maniera attiva, dando loro modo non solo di conoscere i fatti, ma anche di mettersi in gioco in prima persona discutendo in gruppo, facendo domande ai testimoni diretti dei fatti e viaggiando nei luoghi della memoria.

Il progetto, infatti, si concluderà con alcuni viaggi in “MemoBus” sui luoghi della memoria locale. I viaggi saranno un’occasione per confrontarsi, oltre che con i luoghi della memoria, anche con i racconti di vita di alcuni testimoni che saranno presenti sull’autobus lungo tutto il percorso. In questo modo, i partecipanti non si troveranno di fronte a concetti e teorie astratte, ma verranno stimolati attraverso l’interazione diretta dei fatti con gli spazi e le emozioni. Si avrà l’opportunità di scoprire la pluralità dei processi storici legati a questo territorio, provando a superare la paura della complessità, della diversità, del silenzio e del dolore, che troppo spesso hanno portato a strumentalizzazioni, omertà, ingiustizie e violenze.

Così, si stimoleranno curiosità, interessi e passioni, che permetteranno di comprendere meglio il passato per superare i confini mentali che permangono, nel nuovo spazio europeo, anche dopo la caduta di quelli fisici. Per le nuove generazioni sarà un’occasione unica per vivere un’esperienza formativa finalizzata alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole all’interno della nuova Europa multiculturale in costruzione.

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OBIETTIVI DIDATTICI:

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Gli obiettivi didattici alla base del progetto sono:

­- Fornire gli elementi di base della storia della Shoah e dei totalitarismi  con particolare riferimento al pordenonese e all’area di confine.

­- Creare un dialogo e un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti.

­- Favorire il dialogo e il confronto “creando” un’unica comunità viaggiante intergenerazionale e interculturale.

­- Favorire una riflessione critica sui luoghi della memoria.

­- Educare ad un atteggiamento critico e consapevole che permetta di superare ogni visione unilaterale dei problemi.

­- Stimolare i giovani ad una cittadinanza europea attiva basata sul rispetto di valori comuni pur nelle differenze culturali e religiose.

­- Incoraggiare i ragazzi a mettersi in gioco in prima persona, sviluppando un atteggiamento attivo verso ciò che li circonda, stimolandoli a mettersi in discussione.

­- Favorire occasioni di confronto multiculturale e intergenerazionale che aiuti a prevenire atteggiamenti di intolleranza e di razzismo.

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ATTIVITÀ:

Il sarà così articolato:

­- 6 incontri rivolti agli studenti delle scuole medie: incontri con storici, esperti e testimoni.

­- Attività all’interno delle famiglie.

­- 2 incontri di preparazione e confronto dedicati agli studenti e alle altre “persone” coinvolte (genitori, nonni, testimoni).

­- Evento in occasione del Giorno della memoria (27 gennaio).

­- 2 viaggi in MemoBus sui luoghi della memoria.

­- Incontri di “restituzione” durante i quali riflettere sulle esperienze fatte ed elaborare materiali creativi.

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PROGRAMMA:

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Prima dei viaggi

­Conoscersi e immedesimarsi (2 ore).

­- Presentazione del progetto.

­- Gioco di ruolo: immedesimazione nei meccanismi del pregiudizio-esclusione.

­- Visione breve documentario di contestualizzazione.

­- Presentazione e distribuzione dei materiali che i ragazzi dovranno leggere/vedere: libri, testimonianze, fumetti, film relativi alla Shoah, alle molteplici categorie di persone perseguitate dal nazifascismo e al contesto storico locale.

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­Inquadramento storico – I cartelloni tematici 1 (Attività a gruppi – 3 ore).

­- Realizzazione di grandi cartelloni-collage tematici in cui i ragazzi inseriranno brani/spezzoni estratti dai materiali che avranno preparato durante le vacanze. L’attività si svolgerà in 20 gruppi da 5 persone (quelle che hanno letto gli stessi materiali).

­- Le macro-tematiche proposte dai cartelloni aiuteranno a creare un filo narrativo per poi affrontare i principali snodi storici del periodo dei totalitarismi.

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­Inquadramento storico – I cartelloni tematici 2 (Attività a gruppi – 3 ore).

­- Conclusione attività “Cartelloni”.

­- Rielaborazione: a partire dai cartelloni i ragazzi saranno spinti a motivare le scelte fatte. In questo modo si affronteranno i principali temi storici relativi alla Shoah e al contesto locale. Prendendo spunto dai materiali collocati nei cartelloni gli storici discuteranno con i ragazzi e creeranno una narrazione coerente che metta in luce le principali problematiche del periodo in analisi.

­- Preparazione del “recital” per il giorno della memoria.

­26 gennaio: evento in occasione del “Giorno della memoria” (studenti + cittadinanza).

­- Incontro all’auditorium: introduzione da parte di storici locali; proiezione di video-testimonianze.

­- Musica – concerto.

­- Recital: i ragazzi si alterneranno sul palco leggendo alcuni estratti riportati sui cartelloni.

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­Dalla storia alla memoria – Incontro con i testimoni (2 ore).

­- Come confrontarsi con un testimone? Come guardare-ascoltare un’intervista? Come porre le domande?

­- Racconto della propria vita da parte di alcuni testimoni individuati in collaborazione con l’ANED di Pordenone. Incontro con familiari di deportati di Fontanafredda ormai scomparsi.

­- Domande dei ragazzi e dibattito.

­Rielaborazione e attualizzazione ( 3 ore).

­- Visione del film “Galline in fuga”.

­- Riflessione sui temi del film: come si legano alle questioni trattate negli incontri precedenti? Quali sono le figure-ruoli che emergono dal film? Le ritroviamo anche nel contesto della Shoah? Le ritroviamo anche nella società attuale?

­- Prima attualizzazione.

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­Incontro di preparazione al viaggio (studenti +  “invitati” – 3 ore).

­- Presentazione delle tappe dei viaggi in Memobus.

­- Riflessione sui luoghi della memoria: la trasformazione di luoghi storici in “luoghi della memoria”; la retorica della memoria pubblica e il confronto con le memorie individuali.

­- La collocazione dei luoghi: Streets View.

­- Alcuni elementi nozionistici: intervento di storici locali e rappresentanti delle Associazioni.

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Memobus

Visita di luoghi della memoria locali

­- Roveredo in piano – Comando nazista, primo luogo di interrogatori e torture per gli abitanti della zona di Fontanafredda.

­- Hotel Moderno a Pordenone –  Comando nazista.

­- Carcere di Pordenone.

­- Pordenone: ex caserma via Montereale – Muro contro cui sono stati fucilati partigiani.

­- Porcia: luogo dove state impiccate sulla strada numerose persone, passaggio in pullman con un testimone dei fatti.

­- San Vito al Tagliamento (PN): ghetto ebraico, di cui sono rimaste parte delle mura perimetrali, ricordate da una targa.

Per il futuro si potrebbe organizzare una visita in pullman con le scolaresche e qualche ex-deportato, al campo di concentramento di Flossenburg, dove sono stati deportati numerosi membri della comunità di Fontanafredda e dintorni. In numero minore sono passati anche da Dachau.

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Percorsi ebraici tra Trieste, Gorizia e Fiume

[studenti + insegnanti +  “invitati”]

TRIESTE-(I): Tempio Ebraico.

TRIESTE-(I): Museo Wagner.

TRIESTE-(I): Ghetto ebraico – luoghi ed edifici correlati agli oggetti conservati nel museo.

TRIESTE-(I): Risiera di San Sabba – L’unico campo di concentramento in Italia con un forno crematorio.

GRADISCA D’ISONZO-(I): Casa Morpurgo.

NOVA GORICA-(SLO): cimitero ebraico. Il più antico cimitero ebraico della regione – la lapide più antica risale al ‘300.

GORIZIA-(I): Tempio Ebraico.

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Dopo i viaggi

­Restituzione e attualizzazione 1 (Solo studenti – 2 ore).

­- Incontro di riflessione che leghi i molteplici stimoli ricevuti durante i viaggi.

­- Attività di attualizzazione: ai ragazzi verrà chiesto di leggere alcuni estratti relativi a diversi periodi storici e contesti geografici e dovranno cercare di collocare nel tempo e nello spazio i materiali letti. In questo modo si cercherà di far emergere alcuni elementi di somiglianza/differenza tra passato e presente e tra diverse realtà.

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­Restituzione e attualizzazione 1 (studenti + 80 “invitati” – 3 ore).

­- Incontro di riflessione che leghi i molteplici stimoli ricevuti durante i viaggi.

­- I ragazzi “insegnano” agli adulti.

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­Confronto con gli insegnanti delle classi coinvolte, al fine di ipotizzare insieme nuovi percorsi didattici per gli studenti da svolgere in orario curriculare per proseguire le riflessioni intraprese nelle ore del corso.

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ATTREZZATURE NECESSARIE:

­       Almeno 5 pc portatili (forniti da Quarantasettezeroquattro).

­       Stampanti.

­       Fotocopiatrici.

­       Scanner.

­       Videoproiettore.

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A CURA DI:

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro (www.quarantasettezeroquattro.it) e prevede l’intervento di diversi docenti ed esperti nelle diverse fasi di avanzamento: storici, educatori, video maker, esperti in Media Education.

Gli esperti coinvolti hanno posto l’interazione tra ricerca storica, cittadinanza attiva e utilizzo dei linguaggi multimediali e audiovisivi al centro della loro attività di ricerca accademica e della loro attività professionale.

LA MEMORIA IN GIOCO. Discutere, disobbedire, comprendere

Destinatari: studenti degli Istituti d’istruzione primaria (classi IV e V).

Premessa:

Il progetto intende introdurre gli studenti alle vicende storiche dell’area di confine tra Italia e Slovenia, attraverso un confronto diretto con i luoghi della memoria e la memoria dei testimoni. Un percorso di riflessione, confronto e messa in gioco in prima persona che permetta di comprendere la complessità della storia di una zona di frontiera e stimoli il confronto intergenerazionale e interculturale.

Le attività si articoleranno attorno a tre parole chiave che intendono rovesciare il motto – “credere”, “obbedire”, “combattere” – con cui i ragazzi venivano educati durante il fascismo. Ecco allora che “discutere”, “disobbedire”, “comprendere”, saranno i punti di partenza per giungere ad una riflessione sulle possibilità e modalità di convivenza e scambio tra i diversi gruppi etnici, linguistici e culturali e sulle responsabilità che ogni singola persona e gruppo si deve assumere all’interno della società. In questo senso, riflettere sul passato (e in particolare sui temi della colpa, della zona grigia e della responsabilità dello sterminio, anche se in termini ancora elementari) permetterà di comprendere meglio l’oggi e di vivere in maniera consapevole nel domani.

I ragazzi verranno coinvolti in maniera attiva e ludica, dando loro modo non solo di conoscere i fatti, ma anche di mettersi in gioco in prima persona discutendo in gruppo, facendo domande ai testimoni diretti dei fatti e viaggiando nei luoghi della memoria. Ecco allora il perché delle tre parole chiave: stimolare il dialogo e la riflessione fra i ragazzi aiuterà a capire come sia necessario porsi in maniera critica e attiva nei confronti degli avvenimenti e come, alle volte, sia necessario correre il rischio di disobbedire per (in)seguire alcuni fondamentali principi di convivenza tra diversi popoli e culture.

Obiettivi didattici:


Gli obiettivi didattici alla base del progetto sono:

­     Fornire gli elementi di base della storia dell’area di confine in particolare nel periodo 1936-1947 (senza dimenticarsi delle conseguenze sull’oggi e dei riferimenti alla recente caduta del confine) con particolare attenzione alle vicende della Comunità ebraica.

­     Creare un dialogo e un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti.

­     Favorire una riflessione critica sui luoghi della memoria.

­     Educare i ragazzi ad un atteggiamento critico e consapevole che permetta di superare ogni visione unilaterale dei problemi.

­     Stimolare i giovani ad una cittadinanza europea attiva basata sul rispetto di valori comuni pur nelle differenze culturali e religiose.

­     Stimolare i ragazzi a mettersi in gioco in prima persona, sviluppando un atteggiamento attivo e non passivo verso ciò che li circonda, stimolandoli a mettersi in discussione, provocandoli e facendo comprendere l’importanza di riflettere.

­     Favorire occasioni di confronto multiculturale e intergenerazionale che aiuti a prevenire atteggiamenti di intolleranza e di razzismo.

Attività:

Il percorso sarà articolato in tre principali fasi:

FASE 1:

­      Lettura a gruppi di romanzi a fumetti relativi alla Shoah: Maus (Art Spiegelman), Shoah (Pascal Croci), Yossel : 19 Aprile 1943 (Joe Kubert), La stella di Esther (Eric Heuvel, Ruud van der Rol, Lies Schippers).

­      Lettura delle poesie e dei disegni dei bambini del ghetto di Terezin.

­      Visione del film Train de vie. Un treno per vivere (Radu Mihăileanu, 1998).

­      Confronto sui temi trattati nei fumetti e nel film tra studenti, maestri, educatori ed esperti di storia e linguaggi audiovisivi. Gli studenti metteranno in luce gli elementi che li avranno maggiormente colpiti, i dubbi, le perplessità, le curiosità. Si cercherà di affrontare temi complessi grazie all’ausilio di linguaggi “amichevoli” come quelli del fumetto e del cinema secondo i più recenti metodi elaborati dalla Media Education.

FASE 2:

­     Percorsi a piedi in alcuni dei principali luoghi della memoria di Trieste relativi al secondo conflitto mondiale e alla persecuzione sia degli ebrei che dei politici. Durante i percorsi saranno presenti alcuni testimoni diretti delle vicende che racconteranno ai ragazzi le loro esperienze di vita. In questo modo ci sarà un confronto contemporaneo con i luoghi della memoria  e con le memorie relative a quegli stessi spazi.

­     Le principali tappe saranno: (Primo giorno) Risiera di San Sabba, Piazza Oberdan (Sede comando nazista), Trieste sotterranea; (Secondo giorno): Sinagoga, Museo Wagner.

FASE 3

­     Ritorno e produzione creativa. I ragazzi saranno guidati in un percorso di riflessione che leghi i molteplici stimoli ricevuti. Gli studenti avranno modo di rielaborare in maniera creativa le nozioni apprese e le emozioni provate attraverso la produzione di disegni, fotografie o testi scritti che verranno poi presentati all’intero gruppo.

­     Allestimento di una mostra con i lavori dei ragazzi.

FASE 4

­      Confronto con gli insegnanti delle classi coinvolte, al fine di ipotizzare insieme nuovi percorsi didattici per gli studenti da svolgere in orario curriculare per proseguire le riflessioni intraprese nelle ore del corso.

Durata:

21 ore

A cura di:

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e prevede l’intervento di diversi docenti ed esperti nelle diverse fasi di avanzamento: storici, educatori, video maker, esperti in Media Education.

Gli esperti coinvolti hanno posto l’interazione tra ricerca storica, cittadinanza attiva e utilizzo dei linguaggi multimediali e audiovisivi al centro della loro attività di ricerca accademica e della loro attività professionale.

(RI)PRENDERE LA MEMORIA. Percorsi di confine tra storia e audiovisivi

Foto 1

Destinatari

Studenti degli Istituti d’istruzione superiore.

 

Premessa

Il progetto intende fornire alle scuole superiori un percorso didattico che affronti le problematiche relative alla storia dell’area di confine tra Italia e Jugoslavia (poi Slovenia) attraverso un coinvolgimento attivo degli studenti, dando loro modo non solo di conoscere i fatti, ma anche di riflettere in maniera critica, mettendosi in gioco in prima persona e rielaborando le conoscenze acquisite attraverso i linguaggi audiovisivi.

Il progetto prevede la realizzazione di due percorsi paralleli che confluiranno, alla fine, nella realizzazione di un prodotto audiovisivo che sarà integrato all’interno dei percorsi del costituendo “Museo diffuso della memoria” di Gorizia (progetto realizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con le Università degli Studi di Trieste e di Udine e con la Provincia di Gorizia).

 

Il primo percorso, di carattere storico, intende utilizzare i racconti di vita dei testimoni e il confronto diretto con i “luoghi della memoria” come punto di partenza per un dialogo intergenerazionale e interculturale che porti a riflettere sulle caratteristiche di un’area di confine come quella in cui viviamo e sulle possibilità e modalità di convivenza e scambio tra diversi gruppi etnici, linguistici e culturali. Attraverso le memorie dirette dei testimoni, si cercherà di stimolare l’interesse dei giovani verso un passato complesso, fatto di conflitti ma anche di interazione e condivisione (di spazi, esperienze, amministrazioni) fra diverse popolazioni e culture. Mantenere viva e attiva la memoria degli eventi può aiutare a comprendere meglio traumi, talvolta, ancora vivi nella memoria della popolazione: il totalitarismo fascista e la snazionalizzazione, persecuzione e deportazione della popolazione slovena e croata, il periodo di dominazione nazista, i 40 giorni di amministrazione jugoslava con le persecuzioni che ne seguirono e l’instaurazione di quel confine che diventerà il primo pezzo della “cortina di ferro”.

Lezioni frontali, discussioni di gruppo, confronto con i testimoni e viaggi nei luoghi della memoria permetteranno agli studenti di approcciarsi ai complessi eventi che caratterizzano l’area in cui vivono e di comprendere alcune delle dinamiche principali attraverso un coinvolgimento diretto e attivo.

Il secondo percorso, fortemente interconnesso al primo, coinvolgerà gli studenti in attività di espressione creativa audiovisiva. Verranno forniti agli studenti gli strumenti di base, sia teorici che pratici, per la comprensione e l’utilizzo consapevole di un linguaggio specifico e complesso come quello audiovisivo. Si intende introdurre gli allievi alle procedure fondamentali che consentono di ragionare e di comunicare “per immagini”. A questo scopo gli studenti dovranno apprendere le procedure linguistiche ma anche tecniche e operative che stanno alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo. Tale formazione troverà poi sbocco in un’installazione audiovisiva multimediale.

L’installazione sarà la naturale conclusione dei due percorsi. Infatti, i ragazzi saranno stimolati a riflettere in maniera “visiva” sui luoghi della memoria della città e sui racconti di vita ad essi legati. Impareranno a realizzare videointerviste ai testimoni e a riprendere in modo creativo gli spazi della città.

L’installazione così realizzata, frutto del laboratorio, confluirà all’interno del Museo diffuso, creando un positivo cortocircuito tra memoria, impegno e pratiche creative nel e per il territorio.

 

Obiettivi didattici:

Gli obiettivi didattici alla base del progetto sono:

  • Fornire gli elementi di base della storia dell’area di confine in particolare nel periodo 1943-1947.
  • Creare un dialogo e un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti.
  • Favorire una riflessione critica sui luoghi della memoria, sulla loro nascita e strutturazione e sulle dinamiche storico-politiche che ne stanno alla base.
  • Educare ad una visione critica ed attiva del testo audiovisivo, soprattutto di carattere storico, attraverso l’osservazione e l’analisi di frammenti filmici;
  • Assumere un preciso ruolo all’interno di una produzione audiovisiva al fine di imparare il lavoro di équipe;
  • Imparare a realizzare videointerviste ai testimoni;
  • Scrivere una sceneggiatura e girare prodotto audiovisivo per il “Museo diffuso della memoria”.
  • Stimolare i giovani ad una cittadinanza europea attiva basata sul rispetto di valori comuni pur nelle differenze culturali e religiose.
  • Favorire occasioni di confronto multiculturale e intergenerazionale che aiuti a prevenire atteggiamenti di intolleranza e di razzismo.
  • Comprendere i codici e la grammatica che fondano il linguaggio audiovisivo e confrontarli con gli altri linguaggi;

 

 

Attività

1.      INTRODUZIONE

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Storia e memoria: qualche definizione. – Che cosa è il cinema: arte, industria, tecnica, linguaggio.
– Memorie individuali, collettive e pubbliche – Le figure professionali del cinema: dalla scrittura alla post-produzione.
– Storia e memoria lungo il confine: un percorso tra eventi, luoghi della memoria e memorie dei luoghi (1920-2004).[Un percorso che affronterà le principali tappe della storia del Friuli Venezia Giulia attraverso immagini, video, letture e un dialogo continuo con gli studenti]

 

– Come si realizza un film: note sulle diverse fasi della realizzazione di un prodotto audiovisivo.
– Cinema come strumento di ricerca, il cinema come arte, il cinema come mezzo di comunicazione.
– Esercitazioni pratiche: scrivere e riprendere una scena.

 

 

2. IL CONFRONTO CON I TESTIMONI

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Come confrontarsi con un testimone: tra comunicazione empatica e ricerca storica; i rapporti intervistato-intervistatore; luoghi, metodi, improvvisazione; l’influenza delle tecnologie sulla testimonianza.
– Visione, analisi e confronto con alcune interviste videoregistrate: testimoni italiani e sloveni raccontano la loro vita durante il fascismo, la guerra e il dopoguerra. – Come effettuare una videointervista: gli aspetti visivi e quelli sonori.– Questioni tecniche e questioni “morali”.
– Confronto diretto con i testimoni: incontro con alcuni testimoni ex deportati politici nei campi di concentramento nazisti. – Prova di realizzazione di una videointervista.

 

3.      i luoghi della memoria

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Visita in alcuni luoghi della memoria.(I percorsi prevedono, a seconda delle scuole coinvolte, luoghi di Trieste o di Gorizia-Nova Gorica). – Riprendere i luoghi.– Dallo spazio reale allo spazio filmico.

– L’ambiente e la figura.

– La scala dei piani, angolazioni e movimenti di macchina.

– Discussione e confronto:la memoria diventa pubblica; la retorica dei monumenti;

l’uso pubblico della storia; storia-memoria-identità.

– Come effettuare le riprese in esterno: questioni di luce e di rumori.– L’organizzazione della troupe in esterno.

 

4.      PRODUZIONE E RIELABORAZIONE

Modulo A: STORICO Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO
– Riflessione sui legami fra storia e memoria, fra luoghi e testimonianze, fra storia e audiovisivi.– Individuazione di alcune macro tematiche riguardanti la storia dell’area di confine.
– Ideazione di un’installazione multimediale a partire dai luoghi della memoria e dai racconti dei testimoni.
– Scrittura del concept.– Scrittura della sceneggiatura. – Realizzazione di videointerviste a parenti, amici, conoscenti, testimoni “famosi”.– Riprendere la città, i suoi luoghi, le sue memorie.
– Montaggio e realizzazione tecnica dell’installazione

 

 

Luoghi e Materiali

Per il modulo storico è necessaria una normale aula con tv o videoproiettore. Per il modulo audiovisivo è necessaria una sala oscurabile con l’attrezzatura per la visione di film su nastro magnetico (VHS) o DVD e sufficientemente ampia, per le esercitazioni con la telecamera.

I docenti esterni metteranno a disposizione le seguenti attrezzature tecniche professionali:

– Telecamera professionale JVC 5001 con stativo.

– Microfono con giraffa.

– PC portatile

– Attrezzatura per il montaggio.

 

 

A cura di

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e prevede l’intervento di diversi docenti ed esperti nelle diverse fasi di avanzamento: storici, educatori, video maker, esperti in installazioni museali multimediali.

Gli esperti coinvolti hanno posto l’interazione tra ricerca storica, cittadinanza attiva e utilizzo dei linguaggi multimediali e audiovisivi al centro della propria attività di ricerca accademica e della propria attività professionale.

 

Durata

50 ore

CITTÀ (IN)VISIBILI. Percorsi tra cinema e letteratura

Corso di Teoria e Tecnica del Linguaggio cinematografico e Laboratorio video su “Le città invisibili” di Italo Calvino

.

Destinatari: studenti delle classi del triennio degli Istituti d’istruzione superiore.

Obiettivi didattici:

Rappresentare la parola scritta. Visualizzare l’invisibile. Rielaborare un testo letterario, adattarlo e poi trasporlo sullo schermo. Queste sono le linee guida di un corso/laboratorio che porterà gli allievi a ragionare sui meccanismi, la grammatica e i codici di due linguaggi estremamente diversi ma profondamente legati come la letteratura e il cinema. Al centro di tale percorso verranno poste Le città invisibili di Calvino, punto di partenza, traccia e guida per la realizzazione di un cortometraggio.

Il corso si pone due obiettivi essenziali. Da un lato s’intende fornire gli strumenti di base per una visione filmica consapevole e per imparare a districarsi nel mondo delle immagini contemporanee. Dall’altro si vuole introdurre gli allievi alle procedure fondamentali che consentono la trasposizione di un testo complesso ma ricco di spunti come Le città invisibili prima in una sceneggiatura e poi in un vero e proprio film. A questo scopo gli allievi dovranno apprendere le procedure linguistiche ma anche tecniche e operative che stanno alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo.

Elemento caratterizzante del laboratorio sarà dunque il continuo confronto e intersezione fra il cinema e gli altri linguaggi artistici: ovviamente la letteratura ma anche musica e pittura. Gli allievi avranno modo di riflettere sui processi di trasformazione da un’arte all’altra e da un medium all’altro, processi che permettono, in primo luogo, di mettere in luce i codici e la “grammatica”caratteristici di ogni linguaggio.

Gli obiettivi didattici alla base di questo laboratorio sono:

  • educare ad una visione critica ed attiva del testo cinematografico attraverso l’osservazione e l’analisi di frammenti filmici;
  • assumere un preciso ruolo all’interno di una produzione audiovisiva al fine di imparare il lavoro di équipe.
  • Scrivere una sceneggiatura e girare un cortometraggio.
  • comprendere i codici e la grammatica che fondano il linguaggio filmico e confrontarli con gli altri linguaggi;

Attività

Il laboratorio è suddiviso in due moduli: attraverso il modulo A, si forniranno le basi per la comprensione dei meccanismi linguistici con l’ausilio di esempi tratti da un’ampia filmografia. Con il modulo B, a partire da un testo letterario si svilupperanno delle metodologie specifiche per la realizzazione di un prodotto audiovisivo e si permetterà agli studenti di applicare operativamente le nozioni acquisite, attraverso esercitazioni pratiche e la produzione di un cortometraggio.

1.       INTRODUZIONE

Modulo A: tecnico – linguistico Modulo B: pratico – laboratoriale
– Che cosa è il cinema: arte, industria, linguaggio. – Analisi dei titoli di testa e coda di un film.
– Le figure professionali del cinema. – Analisi di alcune sequenze filmiche.
– Come si realizza un film: note sulle diverse fasi della realizzazione di un film. – Calvino: la parola e l’immagine.
– Cenni sui “passaggi” da un linguaggio all’altro.

2.      la sceneggiatura

– Che cosa è una sceneggiatura e le sue fasi di realizzazione (soggetto, trattamento, scaletta, sceneggiatura). – Esercizi di sceneggiatura derivata.
– Scrivere al presente e strutturare il racconto: evento dinamico e obiettivo. – Le Città Invisibili di Calvino: analisi e discussione– Elaborazione del soggetto.
Le forme della sceneggiatura; descrizioni, dialoghi, titoli e tabulazione. – Scrittura del trattamento.
– Drammatizzazione ed orchestrazione. – Elaborazione della scaletta.
– Strutturare una scena a partire da uno spunto narrativo. – Stesura della sceneggiatura.

3.      L’inquadratura

Il profilmico– L’ambiente e la figura. – Esercitazioni con i fari: come illuminare un ambiente e un volto umano.
– Dallo spazio reale allo spazio filmico. – Esercitazioni con la telecamera.
Il filmico– La scala dei piani, angolazioni e movimenti di macchina.

– La fotografia: le caratteristiche della luce, le luci fondamentali, l’utilizzo dei fari, l’elaborazione del piano luci.

– La scenografia.

4.      Il montaggio

Spazio e tempo– La segmentazione dello spazio.

– Montaggio ellittico – sequenza ad episodi.

– Montaggio alternato.

– Elaborazione del decoupage tecnico.
Forme e funzioni del montaggio– Tipologie di montaggio. Il decoupage classico, la tecnica delle due master-shot e il pianosequenza. – Elaborazione del piano di produzione generale e giornaliero.

5.      RIPRESE

– Sopralluoghi.
– Prove di recitazione e di ripresa.
– Riprese.

Luoghi e Materiali

Per il modulo tecnico linguistico è necessaria una sala oscurabile e l’attrezzatura per la visione di film su nastro magnetico (VHS) o DVD. Per il modulo pratico-laboratoriale è necessaria e una sala, più ampia, per le esercitazioni con la telecamera.

I docenti metteranno a disposizione le seguenti attrezzature tecniche professionali:

– Telecamera JVC 5001 con stativo.

– Microfono con giraffa.

– Fari con piantane e gelatine.

– PC portatile

– Attrezzatura per il montaggio.

Durata: Il laboratorio ha la durata complessiva di 67 ore suddivise in: 47 ore di lezioni tecnico-linguistiche e 20 ore di ripresa.

MEMOBUS. Viaggiare per non dimenticare

Il progetto

Il MEMOBUS si propone come un laboratorio mobile di educazione alla Storia e alla cittadinanza attiva sviluppato a partire dalle molteplici memorie della zona di confine tra Italia e Slovenia. Attraverso le testimonianze delle persone che hanno vissuto nel periodo della II Guerra mondiale e della traumatica definizione dei confini nel dopoguerra, si disegnerà insieme agli studenti coinvolti, una mappa dei luoghi della memoria pubblica e privata dell’area. Un autobus appositamente predisposto unirà in un unico percorso fisico ed educativo tali tappe conducendo i ragazzi nei luoghi maggiormente segnati dalle violenze perpetrate dai diversi totalitarismi che si sono susseguiti.

Sono previsti due tipi di tragitto, sempre preceduti da incontri di preparazione mirati:

– Gorizia (Piazza Vittoria, Piazza Transalpina, Parco della Rimembranza, Trgovski Dom), Nova Gorica (Salcano, Castagnevizza, Museo del confine), Gonars, Visco;

– Trieste: percorsi ebraici, Risiera di San Sabba, Piazza Oberdan, Foiba di Basovizza.

Il viaggio sarà un’occasione per confrontarsi, oltre che con i luoghi della memoria, anche con le memorie dei luoghi che emergeranno dai racconti di vita di alcuni testimoni, presenti sull’autobus lungo tutto il percorso. In questo modo, i partecipanti non si troveranno di fronte a concetti e teorie astratte, ma verranno stimolati attraverso l’interazione diretta dei fatti con gli spazi e le emozioni. I ragazzi avranno l’opportunità di scoprire la pluralità dei processi storici legati a questo territorio, provando a superare la paura della complessità, della diversità, del silenzio e del dolore, che troppo spesso hanno portato a strumentalizzazioni, omertà, ingiustizie e violenze.

Così, si stimoleranno curiosità, interessi e passioni, che permetteranno di comprendere meglio il passato per superare i confini mentali che permangono, nel nuovo spazio europeo, anche dopo la caduta di quelli fisici. Per le nuove generazioni sarà un’occasione unica per vivere un’esperienza formativa finalizzata alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole all’interno della nuova Europa multiculturale in costruzione.

Obiettivi e metodi proposti

I traumi provocati dal rapido susseguirsi di tre regimi totalitari nell’area di confine tra Italia e Slovenia segnano tuttora profondamente le memorie dei diversi gruppi che la abitano. Le celebrazioni della memoria pubblica, pesantemente affetta dagli ideologismi del secolo scorso, dimenticano spesso i luoghi dove la Storia è avvenuta e il legame dei diversi gruppi con lo stesso territorio e lo stesso passato. Partendo dalla conoscenza di tale passato, attraverso i luoghi che emergono dalle memorie private dei testimoni dell’epoca, i giovani potranno sviluppare un senso d’appartenenza a un comune spazio europeo e contribuire al positivo processo di riconciliazione tra gruppi, che non può prescindere dalla conoscenza e dal riconoscimento delle altrui memorie.

Viaggiare insieme “agli altri” e ai testimoni diretti dei fatti, in un’area dove permangono confini politici e ideologici – nonostante la caduta di quelli fisici – vuol dire creare una comunità viaggiante interculturale e intergenerazionale, che si confronti in nuovi spazi di dialogo, appropriandosi del territorio e di una comune identità europea.

I viaggi saranno inseriti in un piano di attività educative di preparazione e confronto che prevede lezioni di esperti, momenti di riflessione guidata ed elaborazione attiva dell’esperienza attraverso il dialogo con i testimoni e l’immedesimazione. Alcuni educatori accompagneranno i ragazzi durante il viaggio e, sfruttando anche i momenti di convivialità, stimoleranno continuamente l’interazione e la discussione a vari livelli all’interno dei gruppi.

Tutte le attività saranno svolte con il supporto di materiali appositamente predisposti che forniscano ai partecipanti strumenti critici e scevri da pregiudizi, per affrontare e comprendere l’intreccio di memorie di quest’area, riconoscendone la complessità come patrimonio fruttifero, e non più come ostacolo, per la costruzione di un futuro condiviso e ricco di possibilità per chi lo vivrà in quest’area.

Impegno orario previsto

– Incontri preliminari: 4-6 ore

– Viaggi: 8 ore per ogni viaggio

Modalita’ di svolgimento e partecipazione

Ogni viaggio del Memobus può ospitare due classi (max 40 ragazzi) insieme agli insegnanti, educatori, storici e testimoni. Le classi possono decidere se effettuare entrambi i percorsi o scegliere uno dei due. Le attività preparatorie saranno organizzate sulla base di queste scelte.

La scuola deve indicare il numero di classi e di alunni che saranno coinvolti al fine di determinare il numero di viaggi da effettuare.

Programma dettagliato dei viaggi

OPZIONE 1

8:30 GORIZIA: Giardini pubblici, Trgovski Dom, Piazza Vittoria, Piazza della Transalpina, centro storico, Palazzo della Prefettura, Valichi di frontiera.

10.30 NOVA GORICA: Centro cittadino, Palazzo del Municipio, Ponte di Salcano

12.00:  KOSTANJEVICA : Monastero ex campo di prigionia.

13.00: TRNOVSKI GOZD: Parco del Comitato di liberazione (Pranzo)

15.00: GONARS: Ex campo di concentramento Fascista

16.30: VISCO: Ex campo di concentramento Fascista

OPZIONE 2

TRIESTE:

­       Piazza Unità.

­       Via Mazzini, sede Lega nazionale incendiata nel 1915.

­       Piazza Goldoni, storica sede del “Piccolo”.

­       Piazza Sant’Antonio.

­       Piazza Oberdan, ex comando SS ora sede della Regione Fvg; Casa del combattente e museo del Risorgimento, Piazza Oberdan, palazzo della R.a.s.

­       Via Filzi, ex Narodni dom – Hotel Balkan.

­       Via Ghega, palazzo Rittmeyer.

­       Piazza della libertà, stazione centrale: targhe.

­       Sinagoga.

­       Museo Wagner.

­       Risiera di San Sabba.

­       Foiba di Basovizza.

A cura di:

Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro in collaborazione con l’Associazione Terra del Fuoco che ha promosso con successo il Memobus in Piemonte e in Trentino. È previsto l’intervento di diversi docenti, esperti ed educatori nelle diverse fasi di svolgimento del progetto.