SULL’INFERIORITÀ DELLA DONNA
Le giustificazioni della distinzione “naturale” tra i due sessi vengono spiegate da sant’Agostino nel “De genesi ad litteram” attraverso i due racconti della creazione, secondo il primo l’uomo e la donna vengono creati simultaneamente mentre nel secondo è scritto che la donna viene creata in un momento successivo rispetto all’uomo a partire da una costola dell’uomo stesso; questo sta a significare che la donna nonostante sia originata spiritualmente nello stesso momento e modo dell’uomo venga formata fisicamente in maniera differente per consentire la riproduzione. Questa teoria sarà rifiutata da altri pensatori cristiani successivi anche se l’inferiorità della donna rispetto all’uomo non sarà quasi mai messa in dubbio. La società profondamente cristiana dell’epoca preferiva focalizzarsi sul secondo testo, infatti secondo quel passo della bibbia la donna era inferiore all’uomo perché Adamo era stato creato prima di Eva, Eva era stata creata direttamente da Adamo, la donna non era stata fatta ad immagine di Dio, l’uomo aveva dato un nome alla donna e infine poiché la donna era responsabile della caduta dal paradiso terrestre. Dal momento che l’influenza del cristianesimo e della Chiesa era pervasiva, in questo periodo questa visione della donna era considerata normale e necessaria, andando ad impattare sul rapporto tra i due sessi in tutte le sfere della vita.
(Maria Zoff, 3D)
IL CORPO DELLA DONNA
di Viola Panella (3G)
di Riccardo Revelant (3G)
IL MATRIMONIO
Il ruolo della donna nel matrimonio medievale variava notevolmente a seconda della classe sociale a cui apparteneva.
Nelle classi nobili e aristocratiche, il matrimonio era visto principalmente come un’opportunità per consolidare alleanze politiche e aumentare la ricchezza e il potere della famiglia. Le donne nobili erano spesso considerate una proprietà della loro famiglia e venivano sposate in giovane età a uomini scelti dai loro genitori per motivi politici o economici. Tuttavia, alcune donne nobili, come le regine o le consorti dei monarchi, potevano esercitare una certa influenza politica e culturale.
Nelle classi medie, il matrimonio era visto come una questione di compatibilità e di amore. Le donne della classe media avevano più scelta nell’individuare il proprio partner e il
matrimonio era spesso visto come un’opportunità per costruire una famiglia e raggiungere una posizione sociale più elevata.
Nelle classi povere, le donne avevano poche opzioni e spesso venivano sposate in giovane età a uomini scelti dalle loro famiglie per motivi di sicurezza finanziaria. Tuttavia, in alcune occasioni, le donne povere potevano trovare un certo grado di autonomia economica attraverso il matrimonio.
Lo studio della donna nel matrimonio medievale è importante perché ci aiuta a comprendere meglio la posizione sociale delle donne, l’influenza culturale, il matrimonio come istituzione e il ruolo della donna nella famiglia.
(Sujay Rawal, 3L)
D’altra parte, le cerimonie delle classi povere erano molto più sobrie. Gli sposi indossavano abiti semplici, spesso fatti a mano da qualche parente, e la cerimonia religiosa era breve e modesta. Non era previstointrattenimento costoso, ma c’era spesso, comunque, un banchetto sfarzoso, non troppo diverso da quello dei nobili.
In questa sezione a esploreremo le differenze nei riti, nei costumi e nelle tradizioni, nonché il ruolo della chiesa in questo evento cruciale nella vita di ogni persona. Attraverso oggetti d’epoca, dipinti, fotografie e documenti storici, vi immergerete nell’atmosfera del matrimonio medievale e scoprirete come le diverse classi sociali celebravano l’unione tra due persone.
(Leonardo Guazzo, 3L)
Testi e disegni di Nausicaa Tonchia, 3L