In questa sottosezione ci occuperemo dell’abbigliamento della maggioranza del popolo, spesso meno considerato rispetto a quello delle classi più ricche. Al contrario di queste ultime, la classe popolare dava maggiore importanza all’utilità rispetto all’estetica.
Funzionalità era la parola chiave: le donne appartenenti a questo ceto avevano imparato trucchi e soluzioni intelligenti per non dover spendere eccessivamente in vestiario ma assicurarsi in ogni caso un abbigliamento pratico per svolgere la propria mansione.
Inoltre, daremo un significato a come venivano portati i capelli, che potevano dare segnali diversi a seconda del colore o del fatto che fossero coperti o sciolti.
Infine, il confronto con la moda delle classi nobiliari ci permetterà di mettere in evidenza le abissali differenze tra queste due realtà.
Spesso, riferendosi al Medioevo, ci vengono in mente immagini di dame con ampie gonne e vistose acconciature. Questa realtà apparteneva però soltanto alle classi più abbienti, che potevano permettersi pregiati tessuti e un’attenzione particolare al proprio aspetto. Proprio per questo, vogliamo esplorare gli aspetti meno convenzionali della moda e delle acconciature di questi secoli, a cui non si dà tanto rilievo quanto agli abiti più pregiati della nobiltà.
(Giulia Mian, 3L)