9 novembre 2015 / ore 10.00-12.00 / Udine – Auditorium Bellavitis
In occasione del 70° anniversario della Liberazione
“Sognavo un mondo diverso”
Parole, immagini e musica per raccontare la Resistenza,
in tutte le sue forme
a cura di: Alessandro Cattunar, Chiara Perini
letture: Natalie Norma Fella
musiche dal vivo: Paolo Paron
Cosa vuol dire resistere contro l’oppressione e il totalitarismo?
Vuol dire innanzitutto sognare un mondo diverso.
Vuol dire fare uno sforzo d’immaginazione grazie al quale prefigurarsi una nuova società, nuovi rapporti tra le persone, nuove istituzioni, un nuovo modo di vivere.
Vuol dire esporsi, mettere in discussione la propria stabilità ed, eventualmente, rischiare la vita per realizzare il cambiamento.
I modi per farlo, sono molti.
Ormai ampiamente ricordato è il ruolo fondamentale ricoperto da coloro che scelsero di combattere in modo esplicito il fascismo e il nazismo, salendo in montagna, prendendo le armi.
Una scelta coraggiosa, fatta da uomini ma anche da molte donne, la cui partecipazione alla “guerra di resistenza” per molto tempo è stato taciuto, sottovalutato, sminuito.
Ma c’è stata anche resistenza senza armi.
Resistenza fatta in sella ad una bicicletta, trasportando messaggi, volantini, cibo.
Resistenza attuata senza uscire di casa, dando ospitalità, cibo, un rifugio dove nascondersi.
Resistenza fisica e psicologica all’interno dei ghetti e dei campi di concentramento.
Resistenza del popolo ebraico ad essere sradicato dall’Europa e dalla Storia, mantenendo istituzioni, giornali, feste, riti religiosi e un sistema d’istruzione.
Resistenza interiore
Resistenza culturale e intellettuale. Una resistenza fatta di idee da affermare, trasmettere, diffondere il più possibile.
In occasione del 70°anniversario della Liberazione,
nel giorno che ricorda la notte dei Cristalli (9 novembre 1938), l’Associazione Quarantasettezeroquattro invita tutti gli studenti delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado ad un evento fatto di parole, musica e immagini.
Un evento che assumerà la forma di una grande narrazione collettiva, composta da fotografie e interviste, voci e canti, albi illustrati, fumetti, romanzi e racconti.
Un evento in cui la voce dei testimoni si intreccerà a quella degli storici e in cui le immagini evocate da un’attrice e un musicista si mescoleranno con le storie immaginate degli stessi studenti.
L’evento è organizzato all’interno del progetto europeo “Personal Faces of the Resistance” ideato dall’Associazione Documenta di Zagabria e finanziato dal programma Europe for Citizens dell’Unione Europea.