(RI)PRENDERE LA MEMORIA
PERCORSI DI CONFINE TRA STORIA E AUDIOVISIVI
Il corso di è svolto presso l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Dante Alighieri” di Gorizia negli anni scolastici 2010-2011 e 2011-2012 e presso il Liceo Scientifico “Oberdan” di Trieste nell’anno scolastico 2011-2012.
Destinatari
Studenti degli Istituti d’istruzione superiore.
Premessa
Il progetto intende fornire alle scuole superiori un percorso didattico che affronti le problematiche relative alla storia dell’area di confine tra Italia e Jugoslavia (poi Slovenia) attraverso un coinvolgimento attivo degli studenti, dando loro modo non solo di conoscere i fatti, ma anche di riflettere in maniera critica, mettendosi in gioco in prima persona e rielaborando le conoscenze acquisite attraverso i linguaggi audiovisivi.
Il progetto prevede la realizzazione di due percorsi paralleli che confluiranno, alla fine, nella realizzazione di un prodotto audiovisivo che sarà integrato all’interno dei percorsi del costituendo “Museo diffuso della memoria” di Gorizia (progetto realizzato dall’Associazione Quarantasettezeroquattro in collaborazione con le Università degli Studi di Trieste e di Udine e con la Provincia di Gorizia).
Il primo percorso, di carattere storico, intende utilizzare i racconti di vita dei testimoni e il confronto diretto con i “luoghi della memoria” come punto di partenza per un dialogo intergenerazionale e interculturale che porti a riflettere sulle caratteristiche di un’area di confine come quella in cui viviamo e sulle possibilità e modalità di convivenza e scambio tra diversi gruppi etnici, linguistici e culturali. Attraverso le memorie dirette dei testimoni, si cercherà di stimolare l’interesse dei giovani verso un passato complesso, fatto di conflitti ma anche di interazione e condivisione (di spazi, esperienze, amministrazioni) fra diverse popolazioni e culture. Mantenere viva e attiva la memoria degli eventi può aiutare a comprendere meglio traumi, talvolta, ancora vivi nella memoria della popolazione: il totalitarismo fascista e la snazionalizzazione, persecuzione e deportazione della popolazione slovena e croata, il periodo di dominazione nazista, i 40 giorni di amministrazione jugoslava con le persecuzioni che ne seguirono e l’instaurazione di quel confine che diventerà il primo pezzo della “cortina di ferro”.
Lezioni frontali, discussioni di gruppo, confronto con i testimoni e viaggi nei luoghi della memoria permetteranno agli studenti di approcciarsi ai complessi eventi che caratterizzano l’area in cui vivono e di comprendere alcune delle dinamiche principali attraverso un coinvolgimento diretto e attivo.
Il secondo percorso, fortemente interconnesso al primo, coinvolgerà gli studenti in attività di espressione creativa audiovisiva. Verranno forniti agli studenti gli strumenti di base, sia teorici che pratici, per la comprensione e l’utilizzo consapevole di un linguaggio specifico e complesso come quello audiovisivo. Si intende introdurre gli allievi alle procedure fondamentali che consentono di ragionare e di comunicare “per immagini”. A questo scopo gli studenti dovranno apprendere le procedure linguistiche ma anche tecniche e operative che stanno alla base della realizzazione di un prodotto audiovisivo. Tale formazione troverà poi sbocco in un’installazione audiovisiva multimediale.
L’installazione sarà la naturale conclusione dei due percorsi. Infatti, i ragazzi saranno stimolati a riflettere in maniera “visiva” sui luoghi della memoria della città e sui racconti di vita ad essi legati. Impareranno a realizzare videointerviste ai testimoni e a riprendere in modo creativo gli spazi della città.
L’installazione così realizzata, frutto del laboratorio, confluirà all’interno del Museo diffuso, creando un positivo cortocircuito tra memoria, impegno e pratiche creative nel e per il territorio.
Obiettivi didattici:
Gli obiettivi didattici alla base del progetto sono:
- Fornire gli elementi di base della storia dell’area di confine in particolare nel periodo 1943-1947.
- Creare un dialogo e un confronto tra gli studenti e i testimoni diretti dei fatti.
- Favorire una riflessione critica sui luoghi della memoria, sulla loro nascita e strutturazione e sulle dinamiche storico-politiche che ne stanno alla base.
- Educare ad una visione critica ed attiva del testo audiovisivo, soprattutto di carattere storico, attraverso l’osservazione e l’analisi di frammenti filmici;
- Assumere un preciso ruolo all’interno di una produzione audiovisiva al fine di imparare il lavoro di équipe;
- Imparare a realizzare videointerviste ai testimoni;
- Scrivere una sceneggiatura e girare prodotto audiovisivo per il “Museo diffuso della memoria”.
- Stimolare i giovani ad una cittadinanza europea attiva basata sul rispetto di valori comuni pur nelle differenze culturali e religiose.
- Favorire occasioni di confronto multiculturale e intergenerazionale che aiuti a prevenire atteggiamenti di intolleranza e di razzismo.
- Comprendere i codici e la grammatica che fondano il linguaggio audiovisivo e confrontarli con gli altri linguaggi;
Attività
1. INTRODUZIONE
Modulo A: STORICO | Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO |
– Storia e memoria: qualche definizione. | – Che cosa è il cinema: arte, industria, tecnica, linguaggio. |
– Memorie individuali, collettive e pubbliche | – Le figure professionali del cinema: dalla scrittura alla post-produzione. |
– Storia e memoria lungo il confine: un percorso tra eventi, luoghi della memoria e memorie dei luoghi (1920-2004).[Un percorso che affronterà le principali tappe della storia del Friuli Venezia Giulia attraverso immagini, video, letture e un dialogo continuo con gli studenti] |
– Come si realizza un film: note sulle diverse fasi della realizzazione di un prodotto audiovisivo.- Cinema come strumento di ricerca, il cinema come arte, il cinema come mezzo di comunicazione.- Esercitazioni pratiche: scrivere e riprendere una scena.
2. IL CONFRONTO CON I TESTIMONI
Modulo A: STORICO | Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO |
– Come confrontarsi con un testimone: tra comunicazione empatica e ricerca storica; i rapporti intervistato-intervistatore; luoghi, metodi, improvvisazione; l’influenza delle tecnologie sulla testimonianza. | |
– Visione, analisi e confronto con alcune interviste videoregistrate: testimoni italiani e sloveni raccontano la loro vita durante il fascismo, la guerra e il dopoguerra. | – Come effettuare una videointervista: gli aspetti visivi e quelli sonori.- Questioni tecniche e questioni “morali”. |
– Confronto diretto con i testimoni: incontro con alcuni testimoni ex deportati politici nei campi di concentramento nazisti. | – Prova di realizzazione di una videointervista. |
3. i luoghi della memoria
Modulo A: STORICO | Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO |
– Visita in alcuni luoghi della memoria.(I percorsi prevedono, a seconda delle scuole coinvolte, luoghi di Trieste o di Gorizia-Nova Gorica). | – Riprendere i luoghi.- Dallo spazio reale allo spazio filmico. |
– L’ambiente e la figura.
– La scala dei piani, angolazioni e movimenti di macchina.- Discussione e confronto:la memoria diventa pubblica; la retorica dei monumenti;
l’uso pubblico della storia; storia-memoria-identità.- Come effettuare le riprese in esterno: questioni di luce e di rumori.- L’organizzazione della troupe in esterno.
4. PRODUZIONE E RIELABORAZIONE
Modulo A: STORICO | Modulo B: pratico – AUDIOVISIVO |
– Riflessione sui legami fra storia e memoria, fra luoghi e testimonianze, fra storia e audiovisivi.- Individuazione di alcune macro tematiche riguardanti la storia dell’area di confine. | |
– Ideazione di un’installazione multimediale a partire dai luoghi della memoria e dai racconti dei testimoni. | |
– Scrittura del concept.- Scrittura della sceneggiatura. | – Realizzazione di videointerviste a parenti, amici, conoscenti, testimoni “famosi”.- Riprendere la città, i suoi luoghi, le sue memorie. |
– Montaggio e realizzazione tecnica dell’installazione |
Luoghi e Materiali
Per il modulo storico è necessaria una normale aula con tv o videoproiettore. Per il modulo audiovisivo è necessaria una sala oscurabile con l’attrezzatura per la visione di film su nastro magnetico (VHS) o DVD e sufficientemente ampia, per le esercitazioni con la telecamera.
I docenti esterni metteranno a disposizione le seguenti attrezzature tecniche professionali:
– Telecamera professionale JVC 5001 con stativo.
– Microfono con giraffa.
– PC portatile
– Attrezzatura per il montaggio.
A cura di
Il corso è organizzato dall’Associazione culturale Quarantasettezeroquattro e prevede l’intervento di diversi docenti ed esperti nelle diverse fasi di avanzamento: storici, educatori, video maker, esperti in installazioni museali multimediali.
Gli esperti coinvolti hanno posto l’interazione tra ricerca storica, cittadinanza attiva e utilizzo dei linguaggi multimediali e audiovisivi al centro della propria attività di ricerca accademica e della propria attività professionale.
Durata
50 ore